E’ in arrivo la stagione estiva e con lei i tanto odiati e temuti ectoparassiti . Zecche , pulci, pappataci, acari e chi più ne ha più ne metta , ogni anno questi minuscoli insetti terrorizzano centinaia di proprietari e favoriscono la nascita di dubbi atroci … cosa usare e come proteggere i nostri amici?
Intorno a questo argomento si è creato un vero e proprio microcosmo commerciale in cui ogni giorno chimici , biologi e medici veterinari cercano di trovare valide alternative sempre più efficaci.
La protezione dei nostri amici a 4 zampe è fondamentale e non deve MAI ESSERE MINIMIZZATA, noi rimaniamo fedeli ai nostri principi e riteniamo pertanto che sia non solo possibile ma altresì efficace, sicuro e alla portata di tutti avvalersi di ciò che viene definito PROTEZIONE NATURALE ma non vogliamo assolutamente imporre la nostra ideologia. La cosa primaria è proteggere … vediamo quali mezzi abbiamo a disposizione.
Che differenze ci sono tra un antiparassitario chimico e uno naturale ?
Mille e uno dubbi ruotano intorno a questo argomento e per tale motivo ho deciso di scrivere questo articolo per fare più luce possibile e nella speranza di fornire a tutti voi gli strumenti necessari per compiere una scelta consapevole e responsabile.
Vediamo ora le differenze .
Come funziona un antiparassitario chimico ?
Un antiparassitario si definisce chimico quando è presente nella sua composizione uno o più agenti chimici insetticidi.
Esistono numerosissime molecole utilizzate al momento e presenti in larga scala sul mercato , dal fipronil al Imidacloprid passando per Permetrine e Deltametrine, fino al methaprene. Queste sono solo alcune delle sostanze utilizzate, e spesso vengono associate ad altre molecole per il controllo dei parassiti intestinali , per il trattamento di acariasi ( rogna demodettica nei cani e rogna notoedrica nei gatti ) ed infine per la prevenzione della filariosi cardiopolmonare.
Abbiamo quindi decine di molecole ognuna con uno spettro funzionale differente , alcune bloccano o alterano il sistema nervoso degli insetti, altre ne bloccano la crescita larvale, alcune agiscono invece inibendo la trasmissione colinergica che porta quindi negli insetti a paralisi e a morte.
Insomma l’obbiettivo è uno solo : la morte dell’odiato parassita.
Tralasciando tutta la parte puramente farmacologica dello spettro d’azione di ogni singola molecola ( assai interessante ma che comporterebbe una digressione infinita e forse poco fruibile ) possiamo generalizzare ( non me ne vogliano gli addetti ai lavori ) indicando le tre tipologie di somministrazione di un antiparassitario chimico presenti nel panorama commerciale italiano :
- la pipetta spot- on
- il collare a lento rilascio
- la compressa masticabile.
Quando veicoliamo il liquido contenuto nella pipetta spot-on sul corpo del nostro cane o gatto creiamo in quel punto una piccola reazione infiammatoria, possibile grazie ad alcuni eccipienti contenuti all’interno del singolo prodotto, e necessaria affinché si verifichi l’assorbimento delle molecole ivi contenute.
Dopo una singola applicazione topica i principi attivi possono essere rilevati in diverse regioni del corpo , compresa la regione della coda, e ciò indica un reale spostamento dal sito di applicazione (tra la testa e le scapole) su tutto il corpo dell’animale.
A questo punto le varie molecole subiranno un riassorbimento sistemico e andranno a legarsi ad alcune proteine plasmatiche ( quindi volgarmente potremmo dire che si depositeranno in una frazione del sangue ) .
In sostanza i principi chimici ad azione insetticida resteranno latenti nel plasma e attivi secondo il loro reale tempo di smaltimento che avverrà tramite le feci o le urine.
Nel frattempo il nostro animale è tecnicamente coperto ( MAI AL 100 %) in quanto quando un parassita esterno salirà sul vostro amico a 4 zampe e si nutrirà del suo sangue verrà a contatto con quelle molecole sopra descritte, contenute proprio nel plasma sanguigno, e a seguito del pasto morirà.
Ciò significa che il parassita stazionerà sul vostro animale per un tempo minimo che va da alcune ore fino ad un massimo di 24/ 48 ore prima che muoia cadendo sulla superficie esterna.
La repellenza chimica della pipetta agisce quindi permettendo a pulci e zecche nello specifico di salire sul cane e non come uno schermo fisico o uno scudo come spesso erroneamente viene creduto.
Il meccanismo d’azione dei vari collari antiparassitari è molto simile ma utilizza generalmente due molecole facenti parte della famiglia dei piretroidi : la fulmetrina o la deltametrina.
Grazie a queste molecole generalmente, le zecche verranno uccise e cadranno dall’ospite entro 24-48 ore dall’infestazione, senza aver assunto un pasto di sangue in quanto i piretroidi hanno un meccanismo d’azione molto semplice: agiscono per contatto, disorientando il parassita e creando una difficoltà motoria e di coordinazione sensoriale che impedisce loro di nutrirsi e li porta poi alla morte .
La particolarità dei collari è che non devono essere sostituiti a cadenza mensile ma restano in sede per molti mesi e rilasciano continuativamente il principio chimico, che verrà in piccola parte riassorbito anche a livello sistemico nel cane stesso.
Discorso ancora differente per le compresse le quali utilizzano principalmente una molecola ad azione insetticida innovativa meglio conosciuta come Fluralaner. Riporto un piccolo trafiletto tratto dai documenti ufficiali reperibili in rete in merito alle proprietà farmacodinamiche di questo prodotto , cit: “A seguito della somministrazione orale, il fluralaner viene rapidamente assorbito raggiungendo le massime concentrazioni plasmatiche entro 1 giorno. Il cibo favorisce l’assorbimento. Il fluralaner si distribuisce sistemicamente e raggiunge le concentrazioni più alte nel grasso, seguito da fegato, rene e muscolo. La persistenza prolungata, la lenta eliminazione dal plasma (t1/2 = 12 giorni) e l’assenza di un elevato metabolismo determinano concentrazioni efficaci di fluralaner per tutta la durata dell’intervallo tra le somministrazioni. È stata osservata una variabilità individuale di Cmax e t1/2. La principale via di eliminazione è l’escrezione di fluralaner immodificato con le feci (~90% della dose). L’eliminazione renale è la via di escrezione minore”.
Detto ciò vediamo che in linea di massima tutti gli antiparassitari chimici utilizzano meccanismi d’azione in parte simili che hanno come unico scopo la morte del parassita .
Esistono molti studi e diversi allarmi lanciati negli anni contro l’uso di questi prodotti , spesso si tratta di denunce mai confermate e casi di decessi degli animali d’affezione ( specie dopo l’uso di alcuni collari ) mai correlati concretamente con gli antiparassitari.
In sostanza all’oggi non è stato provato un nesso tra la morte di alcuni soggetti e l’uso di alcuni dispositivi.
Io non voglio erigermi a profeta del naturale o ignorante complottista, voglio solo dare a tutti voi gli strumenti per capire come un prodotto funzioni e in conseguenza di ciò decidere in maniera conscia e responsabile .
Come funziona un antiparassitario naturale ?
Il meccanismo di funzionamento degli antiparassitari naturali è sicuramente più semplice di quello degli antiparassitari di natura chimica in quanto la maggior parte di quelli presenti in commercio basa la formulazione dei propri prodotti sull’utilizzo consapevole di alcuni oli essenziali e/o oli vegetali le cui proprietà sono in grado di effettuare una vera e propria repellenza fisica nei confronti degli ectoparassiti.
Nello specifico la maggior parte dei prodotti sopracitati utilizzano in maniera differente oli essenziali , estratti, macerati di alcune piante fra le quali le più utilizzate sono senza ombra di dubbio il rosmarino, la salvia, l’ortica, l’aglio, il geranio, l’eucalipto, la citronella , l’olio di Neem e il più conosciuto e blasonato (a volte anche a sproposito) Tea Tree oil ovvero olio di malaleuca .
Il mix di questi composti costituisce quindi una miscela che genera un’azione repellente puramente fisica , costituendo una sorta di scudo e creando quindi una bolla all’interno della quale gli ectoparassiti non possono entrare.
Ma perché si verifica ciò?
La risposta è la seguente: queste sostanze sono estremamente volatili grazie alla presenza di anelli aromatici responsabili anche dei vari profumi che percepiamo, e hanno pertanto la capacità ( testata ) di infastidire e quindi rendere sgradevole l’attacco del parassita al manto dei nostri amici a 4 zampe. .
Questi dispositivi quindi non producono come effetto finale la morte del parassita ma evitano che questi si avvicini grazie alla loro azione repellente in grado di infastidire il delicato sistema sensorio del parassita stesso.
Questo tipo di antiparassitario ha ovviamente dei limiti che non devono essere nascosti o malcelati ma anzi è importante chiarirli fin da subito.
In primis trattandosi di sostanze estremamente volatili avranno una durata limitata rispetto ad un prodotto chimico e pertanto il proprietario dovrà essere più costante e sicuramente più meticoloso nell’utilizzarli.
Inoltre questi prodotti non garantiscono una copertura al 100% (d’altronde abbiamo visto che neanche i prodotti chimici garantiscono una protezione totale), sarà quindi estremamente più plausibile trovare sul manto del cane un parassita utilizzando un prodotto naturale piuttosto che un chimico ed infine non sono in grado di eliminare una parassitosi in corso ovvero non possono liberare il nostro amico da un’infestazione già presente.
Tuttavia questa tipologia di antiparassitario ha anche enormi vantaggi , in primis il più importante : si tratta in generale di prodotti atossici . la tossicità degli oli essenziali è minima in queste formulazioni in quanto sono solo ad uso topico e ben bilanciate in miscele acqua/olio).
Le formulazioni naturali possono infatti essere utilizzate sia nei cuccioli che negli individui adulti, possiamo somministrarli con assoluta serenità anche nei soggetti con deficit del sistema immunitario, nei soggetti con patologie pregresse e soprattutto possiamo utilizzarli con assoluta sicurezza anche negli individui più anziani quindi più fragili e negli animali in gravidanza e allattamento.
Con gli antiparassitari naturali non ci sono particolari precauzioni nel manipolarli, i cani e gatti trattati possono essere subito dopo toccati anche dai bambini , non ci sono precauzioni specifiche dopo il trattamento nel caso in cui il cane o il gatto stazioni su letti o divani , non possono dare origine a fenomeni di tossicità ma possono però dare origine a fenomeni allergici, se il soggetto che li manipola o li riceve risulta allergico ad una di queste sostanze (ciò ovviamente avviene anche con il chimico).
Il mio primario consiglio , se decidete di utilizzare antiparassitari naturali , è quello di avvalervi SOLO ED ESCLUSIVAMENTE di prodotti naturali certificati e formulati da chimici esperti in grado di titolarli in maniera efficace .
È pertanto assolutamente dannoso e controproducente il fai-da-te specie quando parliamo di antiparassitari mentre è assai più producente affidarsi a prodotti che sono stati precedentemente testati e la cui validità è inequivocabile
La maggior parte dei prodotti naturali spray si deposita quindi sul manto restando puramente a contatto con il pelo del cane ed effettuando la propria azione senza penetrare all’interno della cute, discorso a parte per le pipette spot-on “naturali” che utilizzano come principio di base la penetrazione cutanea simile a quella chimica ( precedentemente descritta ) ma che mantengono comunque viva la concezione di fondo, ovvero l’utilizzo dei fitoestratti citati e del loro meccanismo d’azione .
Sul piatto della bilancia abbiamo quindi pro e contro, sarete stupiti del fatto che non è mia intenzione demonizzare un prodotto e santificarne un altro e come ho già ripetuto in questo articolo più volte voglio solo potervi dare strumenti di conoscenza in modo che sarete voi in maniera autonoma a scegliere quale tipologia desideriate utilizzare e in maniera responsabile sarete in grado di accettarne le conseguenze sia da una parte che dall’altra.
PRO E CONTRO piccolo riassunto
Antiparassitario chimico:
PRO
- Utilizzo facile e veloce
- Durata
- Efficacia
CONTRO
- Frequenti reazioni avverse sia fisiologiche che cutanee
- Frequenti intossicazioni
- Manipolazione del prodotto con estrema cautela
- Non può essere usato sui soggetti cosiddetti fragili ( solo su indicazione medica veterinaria )
Antiparassitario naturale
PRO
- Naturale e atossico
- Non c’è assorbimento plasmatico
- Può essere usato anche dai soggetti cosiddetti fragili
- Non ci sono particolari precauzioni da prendere per la manipolazione ( allergie a parte )
CONTRO
- Breve durata
- Efficacia minore
- Non libera gli animali da precedenti infestazioni
Ho cercato di riassumere una tematica enorme e complessa , ci sarebbero ancora centinaia di cose di cui parlare ma se siete arrivati fino a qui e avete letto tutto non posso che ringraziarvi e ovviamente se avete domande resto a completa disposizione , basterà contattarmi tramite la pagina Facebook oppure tramite mail a info@chefa4zampe.com
Con affetto la vostra Valentina Vivaldi
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